Conto Corrente: limiti per prelievi e versamenti

La recente normativa sulla possibilità dell’utilizzo di contanti per i pagamenti ha portato il limite dai  1.000 euro massimi ai 3.000 euro. Tutto ciò con l’obiettivo di ostacolare l’evasione fiscale. Per quanto riguarda invece i pagamenti o i movimenti di denaro superiori ai 3.000 euro esiste l’obbligo di utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili, come trasferimenti bancari o l’utilizzo di carte di credito o di debito.

Tutto ciò per favorire le operazioni di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Soglie di versamento contanti

Nella realtà non esistono delle vere soglie di versamento di contanti. Non esiste nessun divieto sul deposito di cifre anche superiori ai 3.000 Euro. L’unico contrattempo che può sorgere è che, in caso di versamento di cifre superiori ai 3.000 Euro, è che l’Agenzia delle Entrate può chiedere al contribuente dei chiarimenti circa la provenienza di quei soldi versati. Infatti ogni volta che verrà versato un importo superiore, partirà una segnalazione automatica alla Banca d’Italia. Ovviamente questo non vuol dire che verranno ad interrogarci ogni qualvolta venga effettuato un versamento simile.

Questo vale non solamente del caso del versamento di contanti, ma anche nel caso in cui qualcuno faccia un importante spostamento di denaro sul nostro conto. Questo discorso vale anche per esempio nel caso di spostamento di denaro dal conto di un nostro parente stretto, come può essere anche un genitore.

Vogliamo quindi tenere a precisare che i versamenti su conto corrente non hanno limiti rispetto alla normativa anti riciclaggio.

Versamenti e prelievi

Limiti di prelievo

Per quanto riguarda i prelievi di contante, per i privati non esistono per legge dei limiti giornalieri o mensili. I limiti che di solito ci troviamo quando preleviamo tramite gli ATM pre concordati nelle condizioni solitamente del nostro conto corrente.  Di solito variano dai 500/1000 Euro giornalieri e 2.000/3.000 Euro mensili. Alcuni conti correnti in offerta permettono di scegliere dei limiti diversi sulla base del rapporto attivato.

Una norma dell’ultimo Decreto Fiscale 193/2016 collegato alla Legge di Bilancio, modifica le soglie di prelievo per delle particolari categorie economiche. E’ stata eliminata la presunzione di evasione fiscale relativa i compensi per i professionisti sulla base dei propri conti correnti e versamenti. Invece per i titolari di impresa, sono stati fissati dei parametri sui prelievi, che possono far scattare la presunzione di evasione, 1.000 euro al giorno e 5.000 euro al mese. Questi limiti riguardano sia imprenditori, che commercianti e artigiani. Come nel caso dei versamenti, anche possono scattare dei contri dell’Agenzia delle Entrate.

Tutti questi alert vengono attivati in automatico a prescindere dal conto corrente che si utilizza. Non fa quindi tanta differenza l’utilizzo di un conto corrente di un istituto bancario rispetto a quello di un altro.

Paolo Chiari
Commercialista – Revisore Contabile
paolo.chiari@studiochiari.com

You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un Commento