Legge di Bilancio 2023, i punti principali

La Legge di Bilancio 2023, nello specifico Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, è stata pubblicata sul Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022.

In questa informativa vengono rappresentate in maniera sintetica le novità ed i principali punti della Manovra.

L’incremento dei limiti per poter operare nel regime di contabilità semplificata

Viene innalzato l’ammontare dei ricavi fino a concorrenza del quale le imprese sono ammesse o possono permanere nel regime fiscale di contabilità semplificata, di cui all’art. 18 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29 settembre 1973.

Tale regime è applicabile alle imprese individuali, alle società in nome collettivo, alle società in accomandita semplice ed ai soggetti equiparati ai sensi dell’art. 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi nonché agli enti non commerciali esercenti un’attività commerciale in via non prevalente. In conseguenza della modifica, il regime fiscale di contabilità semplificata viene utilizzato “naturalmente” nell’ipotesi in cui i ricavi, di cui agli articoli 57 e 85 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, non superano:

  • 500.000,00 euro (in precedenza 400.000,00 euro), per le imprese che hanno per oggetto prestazioni di servizi;
  • 800.000,00 euro (in precedenza 700.000,00 euro), per le imprese che hanno per oggetto altre attività.

I nuovi limiti di ricavi verranno applicati con decorrenza dal 1 gennaio 2023.

L’incremento dei limiti per poter operare nel regime fiscale forfettario

Con la Legge di Bilancio 2023 viene innalzato da 65.000,00 a 85.000,00 euro il limite dei ricavi o dei compensi previsto per l’accesso o per la permanenza nel regime fiscale forfettario, di cui all’art. 1, comma 54, della Legge n. 190 del 23 dicembre 2014). Il nuovo limite entrerà in vigore a decorrere dal periodo d’imposta 2023. Inoltre viene stabilita la cessazione del regime fiscale forfettario dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi incassati risultino superiori a 100.000,00 euro.

La relativa Iva è dovuta a decorrere dalle operazioni poste in essere che abbiano comportato il superamento del limite fissato. Per il periodo d’imposta nel corso del quale si dovesse verificare il superamento del limite di 100.000,00 euro dei ricavi o dei compensi, la definizione del reddito verrà effettuata seguendo le regole ordinarie.

Flat Tax

La “Flat tax” incrementale nella Legge di Bilancio 2023

Le persone fisiche che sono titolari di reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo possono beneficiare, ai fini Irpef, di una “Flat tax”  incrementale opzionale. Per il periodo d’imposta 2023 l’eccedenza del reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo rispetto al più elevato importo del reddito d’impresa e/o di lavoro autonomo dichiarato nei periodi d’imposta 2020, 2021 e 2022, può essere assoggettata alla tassazione agevolata nella misura del 15%, mediante applicazione di un’imposta sostitutiva sia dell’Irpef che delle relative addizionali.

La base imponibile che risulta interessata dall’agevolazione non può in ogni caso essere superiore a 40.000,00 euro, inoltre per l’importo più elevato dichiarato nei periodi d’imposta 2020 e 2021, viene stabilita una franchigia nella misura del 5% da assoggettare normalmente all’Irpef.

La rideterminazione del valore delle partecipazioni e dei terreni

Viene introdotta la possibilità di procedere alla rideterminazione del valore di acquisto:

  • delle partecipazioni non negoziate;
  • delle partecipazioni negoziate in mercati regolamentati oppure in sistemi multilaterali di negoziazione;
  • dei terreni;

posseduti alla data del 1 gennaio 2023.

La legge di Bilancio 2023 e l’imposta sostitutiva sulle riserve di utili

La Legge di Bilancio 2023 prevede l’introduzione di un regime facoltativo di affrancamento o di rimpatrio degli utili e delle riserve di utili risultanti dal bilancio delle partecipate estere relativamente all’esercizio chiuso nel periodo di imposta precedente a quello in corso al 1 gennaio 2022.

L’assegnazione agevolata dei beni ai soci

Viene previsto un beneficio riguardante l’assegnazione agevolata ai soci dei beni di società. La norma di favore prevede la definizione della base imponibile in rapporto al valore catastale dell’immobile, anziché in riferimento al valore normale, come di seguito indicato:

  • l’imposta sostitutiva dell’8% sulla plusvalenza, come sopra conteggiata;
  • l’imposta sostituiva del 10,5% nel caso di società non operativa;
  • l’imposta sostituiva del 13% nell’ipotesi in cui, in conseguenza della assegnazione, la società dovesse procedere all’utilizzazione di riserve di patrimonio netto in sospensione d’imposta, quale contropartita della fuoriuscita contabile del bene assegnato;
  • l’imposta di registro ridotta al 50%;
  • le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa.

L’estromissione agevolata dei beni dal patrimonio dell’impresa individuale

Viene anche prevista la possibilità di beneficiare dell’estromissione agevolata dei beni dal patrimonio dell’imprenditore individuale. L’estromissione risulta subordinata al pagamento di una imposta sostitutiva, dell’Irpef, calcolata nella misura dell’8% della differenza tra il valore normale dei beni estromessi ed il relativo valore fiscalmente riconosciuto.

I redditi dominicali ed agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli

Viene prorogato per il periodo d’imposta 2023 l’art. 1, comma 44, della Legge di Stabilità 2017, nello specifico Legge n. 232 del 11 dicembre 2016, in base al quale i redditi dominicali ed i redditi agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, che risultano iscritti nella previdenza agricola, non vanno a contribuire alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

I limiti all’utilizzazione del contante previsti dalla Legge di Bilancio 2023

Con le nuove norme contenute nella Legge di Bilancio 2023 viene elevato da 1.000,00 a 5.000,00 euro il limite previsto per l’utilizzazione ed il trasferimento di denaro contante. Invece non sono state apportate variazioni per quanto riguarda gli obblighi in materia di accettazione di pagamenti attraverso POS.

Il riversamento del credito ricerca e sviluppo

Viene rinviato al 30 novembre 2023 il termine per poter effettuare il riversamento del credito ricerca e sviluppo indebitamente usufruito ed utilizzato. Viene ampliato dal 30 ottobre 2023 al 30 novembre 2023 il termine per la presentazione della domanda per il riversamento del credito ricerca e sviluppo.

Agevolazioni prima casa

Le agevolazioni “prima casa” per gli “under 36”

Viene posticipato fino al 31 marzo 2023 il regime speciale introdotto tramite il Decreto “Sostegni-bis”, convertito con modificazioni dalla Legge n. 106 del 23 luglio 2021, a norma del quale il limite massimo della garanzia rilasciata dal Fondo viene innalzato, per le categorie prioritarie, ovverosia giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, locatari di alloggi IACP e giovani di età inferiore ai 36 anni, dal 50% fino all’80% della quota capitale, nel caso in cui siano in possesso di un ISEE non superiore a 40.000,00 euro annui e per i mutui di importo superiore all’80% del prezzo dell’immobile, comprensivo degli oneri accessori.

Vengono prorogate di un anno, fino al 31 dicembre 2023, anche le speciali agevolazioni in materia di imposte indirette previste per l’acquisto e per il corrispondente finanziamento della prima casa di abitazione deliberato a favore dei giovani che hanno il doppio requisito, sia anagrafico che economico, ossia di non aver compiuto 36 anni di età e di essere in possesso di un ISEE non superiore a 40.000,00 euro annui.

La Legge di Bilancio 2023 e le aliquote Iva sul gas metano, sul teleriscaldamento e sul pellet

Le somministrazioni di gas metano utilizzato per la combustione per usi sia civili che industriali  conteggiate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2023, vengono assoggettate all’aliquota Iva del 5% con la nuova Legge di Bilancio 2023. Inoltre viene ridotta l’aliquota Iva:

  • dal 22% al 5% per le fatture dei consumi effettuati nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento;
  • dal 22% al 10% per gli acquisti del pellet effettuati per tutto l’anno 2023.

La detrazione Iva per l’acquisto di immobili green

Viene concessa la possibilità di detrarre dall’Irpef lorda il 50% dell’Iva pagata in dipendenza dell’acquisto, compiuto entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, alienate da parte delle imprese costruttrici delle stesse, mentre invece rimangono esclusi gli immobili merce e gli immobili utilizzati nell’esercizio dell’impresa. La detrazione spettante viene suddivisa in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei successivi nove periodi d’imposta.

Agevolazioni energia e gas

La “Tax credit” su energia e gas prevista dalla Legge di Bilancio 2023

Viene concesso anche per il 1° trimestre 2023 il credito di imposta previsto a favore delle imprese che hanno un elevato consumo di energia elettrica, cosiddette “energivore”, le cui spese per kWh della componente energia elettrica, conteggiati sulla base della media del 4° trimestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subìto un incremento superiore al 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019, anche tenendo in considerazione eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa, nella misura del 45% dei costi sostenuti per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel 1° trimestre 2023.

Inoltre, con la Legge di Bilancio 2023 il credito di imposta viene concesso anche per quanto riguarda i costi per l’energia elettrica prodotta dalle predette imprese e dalle stesse autoconsumata nel 1° trimestre 2023. Per quanto riguarda le imprese che sono dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese “energivore”, viene concesso un credito d’imposta del 35% dei costi sostenuti per l’acquisto della componente energetica, realmente utilizzata nel 1° trimestre 2023, nel caso in cui il prezzo della stessa, conteggiato sulla base della media riferita al 4° trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subìto un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito allo stesso trimestre dell’anno 2019.

Per le imprese che hanno un notevole consumo di gas naturale, cosiddette “gasivore” viene concesso un credito d’imposta del 45% dei costi sostenuti per l’acquisto del gas naturale consumato nel 1° trimestre 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, nel caso in cui il prezzo di riferimento del gas naturale, conteggiato come media, riferita al 4° trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), abbia subìto un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito allo stesso trimestre dell’anno 2019.

Per le imprese diverse da quelle “gasivore” viene concesso un credito d’imposta pari al 45% dei costi sostenuti per l’acquisto dello stesso gas, consumato nel 1° trimestre 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, nel caso in cui il prezzo di riferimento del gas naturale, conteggiato come media, riferita al 4° trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), abbia subìto un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito allo stesso trimestre dell’anno 2019.

Gli oneri generali di sistema elettrico

Viene stabilito, per il 1° trimestre 2023, l’azzeramento delle aliquote degli oneri generali di sistema elettrico per le utenze domestiche, per le utenze non domestiche in bassa tensione, per le utenze relative ad altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW.

Il superbonus 110% e gli altri bonus

La Legge di Bilancio 2023 conferma la detrazione nella misura del 110% sulle spese sostenute nell’anno 2023 anche per quanto riguarda i lavori condominiali relativamente ai quali la CILAS è stata presentata successivamente al 25 novembre 2022, purché sia avvenuta entro il 31 dicembre 2022, ed inoltre per i lavori agevolati che richiedono la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali l’istanza di acquisizione del titolo edilizio abilitativo sia stata presentata successivamente al 25 novembre 2022, purché sia avvenuta entro il 31 dicembre 2022.

In definitiva, per poter continuare ad beneficiare del superbonus al 110% sulle spese dell’anno 2023, i condomini devono aver deliberato l’esecuzione dei lavori entro il 18 novembre 2022, nel qual caso è “sufficiente” il deposito della CILAS entro il 31 dicembre 2022 oppure aver deliberato l’esecuzione degli stessi tra il 19 e il 24 novembre 2022, nel qual caso è anche indispensabile aver depositato la CILAS entro il 25 novembre 2022.

Viene concessa anche la proroga del bonus mobili ed elettrodomestici nella misura del 50% delle spese, con il limite di 8.000,00 euro, ma solamente per quanto riguarda le spese sostenute nell’anno 2023.

Legge di bilancio

Le altre novità in sintesi della Legge di Bilancio 2023

Le altre novità previste dalla Legge di Bilancio 2023 prevedono i seguenti punti.

L’assegno unico universale per i figli a carico prevede un incremento del 50% dell’importo spettante per il primo anno di vita del figlio e di un ulteriore 50% per le famiglie formate da 3 o più figli.

Viene stabilito che, per la durata massima di un mese di congedo e fino al sesto anno di vita del bambino, l’indennità di congedo parentale è aumentata dal 30% all’80% della retribuzione, sia per le madri che per i padri.

Viene effettuata anche la riduzione al 5% dell’aliquota Iva per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia e di dispositivi igienici femminili. 

Viene prorogato per il 1° trimestre 2023 il bonus bollette per i nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 15.000,00 euro.

Per le famiglie con redditi non superiori a 15.000,00 euro viene prevista la Carta Risparmio Spesa, che viene gestita da ogni singolo Comune e deve essere utilizzata solamente per l’acquisto di beni di prima necessità, specie quelli alimentari.

Per le situazioni più disagiate, viene previsto il reddito alimentare che consiste nell’erogazione di pacchi alimentari realizzati con prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, che altrimenti verrebbero gettati.

Il bonus psicologo viene confermato e meglio strutturato per il nuovo anno, infatti l’importo disponibile per ogni singolo individuo con un ISEE inferiore a 50.000,00 euro viene elevato da 600,00 a 1.500,00 euro.

Per la detassazione dei premi di produzione viene ritoccata l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali da applicare sui premi di risultato di ammontare variabile e sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, entro un determinato limite di importo complessivo annuo ed in favore di lavoratori dipendenti titolari di redditi non eccedenti gli 80.000,00 euro, nell’anno precedente.

Viene previsto il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, nel dettaglio del 2% per i redditi fino a 35.000,00 euro e del 3% per i redditi inferiori a 20.000,00 euro. 

Viene stabilita la nuova tregua fiscale, che prevede riduzioni sulle cartelle e, in alcune ipotesi, lo stralcio delle stesse, in riferimento ai debiti con il Fisco maturati dall’anno 2000 fino all’anno 2015 e di importo inferiore a 1.000,00 euro. Viene modificato in senso restrittivo il reddito di cittadinanza, in particolare viene previsto che per l’anno 2023  per i percettori  che possono lavorare  il sostegno economico venga riconosciuto per un periodo massimo di sette mesi, mentre vengono confermati gli stanziamenti per gli anni successivi, in vista di un  nuovo  strumento di contrasto alla povertà che sostituirà il reddito di cittadinanza, che dall’anno 2024 verrà abolito.

Paolo Chiari
Commercialista – Revisore Contabile
paolo.chiari@studiochiari.com

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