L’incontro bilaterale tenutosi a Roma tra Mario Monti e Angela Merkel, convocato per discutere sulla situazione macroeconomica europea e su possibili azioni da porre in atto per il superamento della crisi europea, ha soddisfatto il premier italiano che nell’ambito della conferenza stampa conclusiva ha sottolineato come da qui ai prossimi due anni i conti pubblici registreranno significativi miglioramenti e consentiranno il raggiungimento del pareggio di bilancio.
Come ribadito anche al termine del vertice Eurogruppo tenutosi la scorsa settimana, Mario Monti ha nuovamente sottolineato che l’Italia non ha bisogno di aiuti internazionali, in quanto la situazione è ben diversa rispetto a quella degli altri Paesi che rientrano nell’acronimo Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). L’Italia soffre per un enorme debito pubblico ma il prossimo anno registrerà un avanzo di bilancio, continua l’ex bocconiano.
Il presidente del Consiglio italiano lo avrebbe più volte sottolineato anche ad Angela Merkel.
Il premier italiano è poi tornato su quanto accaduto nel vertice Ue di Bruxelles di giovedì scorso, dove come riportato da tutte le fonti di stampa, il ruolo cruciale è stato giocato dallo stesso Monti. Il presidente del Consiglio italiano avrebbe apposto il proprio veto sul piano per la crescita, subordinandolo al varo di un sistema di sostegno da parte della Bce al debito dei Paesi in difficoltà, pur ammettendo sin dal principio che l’Italia non ha interesse a chiedere nessun tipo di sostegno sui mercati.
Sono stati in molti a vedere nell’imposizione contro le resistenza tedesche la volontà politica di ribaltare il peso politico in Europa, piegando la Germania fino agli Eurobond, nonostante la Merkel abbia affermato la scorsa settimana che finchè sarà viva non se ne riparlerà.
I due sono inevitabilmente tornati su quanto accaduto la scorsa settimana, con la Merkel che avrebbe esortato Monti a continuare nell’opera di risanamento del Paese proseguendo su questa strada senza tregua, nonostante le forze in campo soprattutto sindacali continuano a metter sotto pressione l’esecutivo.
Oltre che i due capitani delle navi, erano presenti anche delegazioni dei rispettivi esecutivi. In contemporanea infatti c’è stato anche un confronto anche tra il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, ed il noto ministro delle Finanze tedesco Wolfgan Schauble.