Maggio 20th, 2013 
L’aumento dell’iva dal 21 al 22% porterà rincari nelle tasche degli italiano fino a 200 euro l’anno. Continuano le manovre restrittive dell’esecutivo dopo oltre un anno di secche, che ha portato il Paese a vivere una situazione di forte recessione.
Il nostro Paese in Europa è il fanalino di coda (Grecia esclusa) in termini di crescita ed il debito continua ad aumentare.
Il neo governo Letta ha annunciato più volte di voler rivedere la politica eccessivamente dura praticata da Mario Monti, anche perché riferita ad un periodo di particolare difficoltà. Dopo la decisione di sospendere il pagamento dell’IMU, difficile ora ipotizzare un intervento sull’IVA anche perché fino ad ora non se né neppure mai parlato.
Le associazioni a difesa dei consumatori hanno lanciato l’allarme, sottolineando che l’aumento dell’1% dell’Iva può provocare effetti a cascata tali da generare una situazione distorsiva per l’intera economia rischiando di portare in su l’inflazione, con conseguente perdita di potere d’acquisto per le famiglie.
Secondo l’ Ufficio studi di Confcommercio, l’aumento di un punto di iva provocherebbe una spesa aggiuntiva per famiglia di 135 euro, e la chiusura di 26 mila uffici commerciali.
Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, ha chiesto a gran voce al governo di sospendere il provvedimento anche perché già ora i consumi sono fermi, e con l’aumento gli si darebbe un colpo letale.
Dura anche la solita Cgia di Mestre, che ha stimato l’aumento di un punto in 2,1 miliardi di euro quest’anno e 4,2 miliardi di euro nel prossimo anno, sottolineando che solo quest’anno l’ammontare corrisponde all’intero gettito fiscale previsto per l’IMU sulla prima casa.
In particolare, per famiglie di tre componenti l’aumento sarà di 88 euro a famiglie, mentre per famiglie di quattro componenti di 103 euro a famiglia.
Infine per Federconsumatori, l’aumento avrà un impatto di 207 euro annui a famiglia per nuclei di tre persone e se si considerano anche Tares e Imu sale a 734 euro a famiglia.
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