Come già descritto in alcuni nostri articoli, ribadiamo il concetto che i fondi comuni sono formati da un patrimonio comune che si costituisce tramite le somme investite dai risparmiatori interessati a investire in tali fondi. Tale patrimonio poi risulta diviso in quote ripartite tra tutti i sottoscrittori dell’investimento.
Il valore di tali quote può variare quotidianamente, sia in positivo che in negativo, in base all’andamento generale dei mercati borsistici.
La transazione di tali quote viene curata e gestita da Società di Gestione del Risparmio estranee al capitale dell’investimento stesso.
A questo punto possiamo dire che la differenza sostanziale tra questo tipo di fondi e i fondi Sicav sta nel fatto che in quest’ultimo tipo di investimento i sottoscrittori non entrano in possesso di quote di partecipazione del patrimonio comune ma, al contrario, diventano veri e propri azionisti della Sicav stessa, acquistandone le azioni.
Quindi, rispetto agli investitori in fondi comuni, acquisiscono anche il diritto di partecipare alle assemblee degli azionisti ed esprimere il loro voto sulle decisioni riguardanti la società stessa, le sue transazioni di investimento e la sua gestione.
Da un punto di vista strettamente tecnico, altra differenza tra fondi comuni e Sicav è relativa alla modalità di tassazione con ritenuta fiscale del 12,50%. Per quanto riguarda i fondi comuni la suddetta ritenuta fiscale viene applicata quotidianamente sulle plusvalenze (cioè i guadagni ottenuti dalla contrattazione delle proprie quote sui mercati finanziari). Questo vuol dire che il valore delle quote che viene quotidianamente reso pubblico a chiusura delle contrattazioni è da intendersi al netto della ritenuta fiscale, e pertanto le tasse sono versate direttamente dal fondo.
Per quanto riguarda le Sicav invece la percentuale di ritenuta fiscale, pur rimanendo invariata al 12,50%, viene applicata sul guadagno reale che l’investitore ha ottenuto e solo nel momento in cui egli decida di rivendere le proprie azioni. L’aspetto positivo di questo tipo di tassazione delle Sicav è chiaro in quanto esso si applica una sola volta, al momento del riscatto, e questo significa che il risparmiatore non viene oberato dalla tassazione quotidianamente, come per i fondi comuni. Di conseguenza l’investitore non dovrà pagare la sua quota di imposta in quelle giornate in cui, per esempio, le quotazioni non sono tanto favorevoli e le entrate piuttosto basse.
Altra differenza da mettere in luce è relativa alla formazione del patrimonio da investire e, mentre quello dei fondi comuni resta invariato per tutta la durata dell’investimento, quello dei fondi Sicav può costantemente subire delle variazioni relative alla vendita o all’acquisto di azioni che può avvenire in qualsiasi momento.
Infine possiamo dire che, al di là di queste differenze a livello tecnico, i fondi comuni e i fondi Sicav ottemperano alla stessa identica funzione e cioè quella di impegnarsi nella gestione e nell’investimento di un capitale collettivo risultante dall’investimento di un certo numero di risparmiatori.