Categoria ‘Diritti e Leggi’

Pagamenti in contanti

Pagamenti in contanti: limiti e novità del Decreto Legge n. 124/2019

Rispetto alla precedente normativa, il Decreto Legge n. 124 del 26 ottobre 2019, all’art. 18, comma 1, lettera a), stabilisce una graduale diminuzione del limite all’utilizzazione dei pagamenti in contanti verso quota 999,99 euro, dagli attuali 2.999,99 euro.

Nello specifico:

  • l’importo limite di 999,99 euro entrerà in vigore dal 1 gennaio 2022;
  • dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 sarà, invece, in vigore l’importo limite di 1.999,99 euro, e uguale variazione sarà in vigore per la soglia riguardante l’attività di cambiavalute.

L’art. 18, comma 1, lettera b), del suddetto Decreto Legge stabilisce, inoltre, per necessità di uniformità sistematica, che:

  • per le infrazioni commesse e contestate dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, il minimo edittale sarà pari a 2.000,00 euro, rispetto agli attuali 3.000,00 euro;
  • per le infrazioni commesse e contestate a decorrere dal 1 gennaio 2022, il minimo edittale verrà ulteriormente diminuito a 1.000,00 euro.
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Riduzione dei limiti dimensionali per la nomina dell’organo di controllo nelle s.r.l.

Con il Decreto Legislativo n. 14 del 12 gennaio 2019 è stato introdotto, in attuazione della Legge n. 155 del 19 ottobre 2017, il “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, tramite il quale vengono previste molte novità rispetto alle norme ricomprese nella Legge Fallimentare.

L’attuale nuovo testo legislativo diverrà applicabile, in linea generale, dal 15 agosto 2020, salvo alcune disposizioni, sostanzialmente di tipo civilistico, che già hanno effetto dallo scorso 16 marzo 2019.

Nello specifico si tratta:

  • della creazione dell’Albo dei gestori e controlli della crisi;
  • della certificazione dei debiti fiscali e dei debiti contributivi;
  • dell’obbligo per le società dell’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, anche in funzione della tempestiva rilevazione della crisi e della perdita della continuità aziendale.

Oltre a ciò viene determinata l’estensione dei casi per quanto riguarda la nomina obbligatoria, da parte delle società a responsabilità limitata, dell’organo di controllo … Leggi di più

Canapa light: informazioni legali su utilizzo e commercializzazione

La particolare composizione chimica della canapa light, che prevede soglie di TCH sempre al di sotto del limite di 0.6 imposto dalla legge, consente alla canapa light di non essere considerata una sostanza stupefacente e di poter essere dunque liberamente commercializzata ed acquistata tramite canali riconosciuti.

Un mercato che vanta un traffico complessivo di circa 40 milioni di euro e che sembra costantemente in crescita con i suoi diversi canali, compresi quelli web.

Presso store di ingrosso canapa light oppure presso negozi al dettaglio, la normativa consente la commercializzazione della canapa light secondo quanto sancito dalla legge n. 242 del 2 dicembre 2016 e dalle normative vigenti in materia di piante agricole, in particolare alle piante di canapa iscritte nel registro delle piante di questo tipo.

Come precisato la canapa light non va trattata come sostanza stupefacente e per questo non trovano applicazione in tale contesto le leggi … Leggi di più

Conto Corrente: limiti per prelievi e versamenti

La recente normativa sulla possibilità dell’utilizzo di contanti per i pagamenti ha portato il limite dai  1.000 euro massimi ai 3.000 euro. Tutto ciò con l’obiettivo di ostacolare l’evasione fiscale. Per quanto riguarda invece i pagamenti o i movimenti di denaro superiori ai 3.000 euro esiste l’obbligo di utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili, come trasferimenti bancari o l’utilizzo di carte di credito o di debito.

Tutto ciò per favorire le operazioni di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Soglie di versamento contanti

Nella realtà non esistono delle vere soglie di versamento di contanti. Non esiste nessun divieto sul deposito di cifre anche superiori ai 3.000 Euro. L’unico contrattempo che può sorgere è che, in caso di versamento di cifre superiori ai 3.000 Euro, è che l’Agenzia delle Entrate può chiedere al contribuente dei chiarimenti circa la provenienza di quei soldi versati. Infatti ogni volta che … Leggi di più

Storia dei Tributi in Italia – 1862 Imposta di registro

Informazioni riguardo all’Imposta di registro attualmente in vigore

Timbro per imposta registroL’imposta di registro è un tributo previsto dall’ordinamento della Repubblica Italiana  ed è dovuto per la registrazione di determinati atti giuridici presso l’Agenzia delle Entrate, mentre prima dell’unificazione degli uffici fiscali la registrazione era effettuata presso l’Ufficio del Registro.

Si tratta di un tributo avente natura di:

  • tassa, quando è correlata all’erogazione di un servizio da parte della pubblica amministrazione;
  • di imposta quando è determinata in proporzione al valore economico dell’atto.

Come sopra riportato, l’imposta sulla registrazione degli atti è regolamentata dal D.P.R. n. 131/1986 (Testo Unico dell’Imposta di Registro). Il tributo ha il doppio scopo di procurare un’entrata fiscale e di remunerare lo Stato per il servizio che offre ai privati, che è quello di conservare traccia di particolari atti in modo da conferire a questi certezza giuridica.

Il Legislatore pone quale presupposto dell’Imposta di registro la richiesta … Leggi di più