Sito web, cosa è obbligatorio indicare

Già da un po’ di anni è da considerarsi sempre più diffusa la presenza online, attraverso un sito web, per i liberi professionisti o più in generale per i soggetti che possiedono un’attività di impresa, indipendentemente dalla tipologia della stessa.

Occorre però prestare la massima attenzione, perché sussistono degli obblighi ben precisi su cosa indicare nel sito web, che devono essere sia conosciuti che rispettati per evitare sanzioni, che possono risultare anche di importi abbastanza rilevanti.

Quali e quanti sono gli obblighi in un sito web

Se si dispone un sito web si deve prestare grande attenzione alle informazioni presenti nello stesso, che sono previste dalla legge e di conseguenza soggette ad eventuali sanzioni nel caso siano imprecise, presenti in parte oppure totalmente assenti.

Generalmente gli obblighi in un sito web risultano valevoli per tutti, ma la natura degli stessi varia in caso di soggetto singolo con partita Iva oppure di società.

Oltre a ciò anche la tipologia dell’attività esercitata va ad influire sulle direttive che devono essere seguite, come ad esempio gli eCommerce, per i quali le norme sono ancora più rigorose allo scopo di dare garanzia alla sicurezza ed alla privacy degli utenti, oltre ad assicurare la trasparenza dell’attività online. 

Gli obblighi in un sito web di una società

Il sito web di una società deve assolvere ad obblighi di trasparenza molto accurati e tutte le informazioni legali della società devono essere indicate sul sito, nelle email e sui profili social media.

Le informazioni legali obbligatorie sono quelle di seguito indicate:

  • Ragione o Denominazione Sociale;
  • Sede Legale;
  • Codice Fiscale;
  • Partita Iva;
  • Indirizzo Email;
  • Indirizzo di Posta Elettronica Certificata;
  • Ufficio del Registro delle Imprese presso il quale la società è iscritta;
  • Numero Repertorio Economico Amministrativo della CCIAA presso la quale la società è iscritta;
  • Capitale in bilancio (per le società di capitali);
  • Società od Ente alla cui direzione la società è soggetta.

Per motivi di facilità d’uso, è opportuno indicare almeno le informazioni più importanti, quali la ragione/denominazione sociale e la partita Iva, direttamente nel footer del sito, cioè nella parte inferiore delle pagine web.

Infatti, così procedendo, le informazioni più importanti potranno essere visibili in tutte le pagine del sito web, comunque, in alternativa, può essere predisposta una pagina che sia raggiungibile in modo agevole e veloce, nella quale possono essere indicate tutte le informazioni obbligatorie richieste.

Gli obblighi in un sito web di un libero professionista o lavoratore autonomo

Anche i liberi professionisti o lavoratori autonomi, che dispongono di un proprio sito web, devono rispettare specifici obblighi per il regolare utilizzo dello stesso.

In particolare, sono obbligati all’indicazione del numero di partita Iva, che praticamente non deve mai mancare, ed è sempre preferibile che la cosa venga effettuata nel footer del sito.

Per quanto riguarda le professioni regolamentate devono essere indicate le informazioni di seguito indicate:

  • l’ordine professionale o istituzione analoga, presso cui il prestatore sia iscritto e il numero di iscrizione;
  • il titolo professionale e lo Stato membro in cui è stato rilasciato;
  • il riferimento alle norme professionali e agli eventuali codici di condotta vigenti nello Stato membro di stabilimento e le modalità di consultazione dei medesimi.
Siti web GDPR

Gli obblighi in un sito web di eCommerce

Se si dispone di un eCommerce vige l’obbligo di seguire quanto esposto nell’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 70 del 9 aprile 2003.

In particolare, è essenziale che sul sito web, oltre a quelli già segnalati e valevoli per tutti i siti, vengano indicati i dati di seguito indicati:

  • il domicilio o la sede legale del venditore;
  • il numero di iscrizione al Repertorio Economico Amministrativo o al Registro delle Imprese;
  • gli estremi della competente autorità di vigilanza.

Oltre alle suddette informazioni, indipendentemente dalla tipologia di vendita di beni o di servizi, è necessario inserire una apposita sezione destinata alle condizioni generali di vendita, che possa essere di facile consultazione da parte degli utenti.

Relativamente alle informazioni aventi caratteristiche di praticità di un eCommerce, è necessario che siano sempre riportati i dati di seguito indicati:

  • Prezzi dei prodotti e tariffe dei servizi indicati in modo chiaro ed inequivocabile;
  • Eventuali imposte, dazi e costi aggiuntivi;
  • Costi di consegna indicate separatamente dal prezzo del prodotto;
  • Modalità e tempistiche di consegna;
  • Modalità di restituzione o di reclamo;
  • Diritti ed obblighi derivanti dal contratto di vendita;
  • Estremi dei contatti dell’azienda, compreso l’indirizzo di posta elettronica
  • Organo competente in caso di controversie.

Inoltre, è necessario riportare anche gli ingredienti nonché la presenza di eventuali allergeni nei casi di vendita di prodotti alimentari.

La Cookie Law

La Direttiva Comunitaria UE n. 136 del 25 novembre 2009 ha prescritto ai proprietari ed ai gestori di siti web, l’obbligo di dare le opportune informazioni ai visitatori circa l’utilizzo dei Cookie.

In sintesi si può affermare che esistono 3 tipologie di cookie:

  • tecnici;
  • di profilazione;
  • di terze parti.

Sulla base della natura del cookie si rende imprescindibile dover rispettare degli adempimenti specifici. 

I cookie sono stringhe di testo di piccole dimensioni che i siti visitati dall’utente inviano al terminale di quest’ultimo, solitamente al browser (a titolo esemplificativo Mozilla Firefox, Microsoft Edge, Google Chrome, ecc.), quando si visita un sito web oppure si utilizza un Social Network (ad esempio LinkedIn, Facebook, Twitter, Instagram, ecc.) attraverso il pc, il tablet o lo smartphone.

Gli stessi vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi ai medesimi siti, alla successiva visita del medesimo utente.

Durante la navigazione su di un sito, l’utente può ricevere sul suo terminale anche cookie che vengono inviati da siti o da web server diversi (cosiddette “terze parti”), sui quali possono risiedere alcuni elementi (ad esempio immagini, video, mappe, suoni, specifici link a pagine di altri domini) presenti sul sito che l’utente stesso sta visitando.

Ciascun cookie racchiude molti dati quali, ad esempio, il nome del server dal quale proviene, un identificatore numerico ed altro, i quali possono rimanere nel sistema per la durata di una sessione (ossia fino a quando non viene “chiuso il browser” usato per la navigazione sul web) oppure per lunghi periodi e possono contenere un codice identificativo unico.

Alcuni cookie vengono utilizzati per effettuare autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni e memorizzazione di informazioni specifiche sugli utenti che accedono ad una certa pagina web.

Il Legislatore, in attuazione delle disposizioni contenute nella Direttiva Comunitaria n. 136 del 25 novembre 2009, ha riportato l’obbligo di acquisire il consenso preventivo ed informato degli utenti all’installazione di cookie usati per finalità diverse da quelle puramente tecniche.

La Cookie Law, emanata dal Parlamento Europeo nel maggio del 2011, è una legge indirizzata alla tutela della privacy degli utenti web.

La legge prevede che i siti web debbano richiedere agli utenti il consenso di registrare i loro cookies durante la navigazione sul sito stesso.

La Cookie Law è stata approvata in Italia tramite il Decreto Legislativo n. 69 ed il Decreto Legislativo n. 70 entrambi del 28 maggio 2012.

GDPR e Cookie Law ecommerce

Il GDPR – General Data Protection Regulation

In conseguenza dell’emanazione del Regolamento UE n. 679 del 27 aprile 2016, articolo 12, la rilevanza della privacy e del trattamento dei dati sul web hanno assunto un più importante rilievo e valore.

Attualmente, i proprietari ed i gestori di un sito web hanno l’obbligo di richiedere in modo evidente, quasi sempre tramite pop up o banner, il consenso al trattamento dei dati personali e all’invio di cookie.

Quanto sopra significa, inoltre, che sul sito deve essere presente una specifica pagina dedicata alla descrizione della tipologia di cookie utilizzati dal sito nonché l’impiego che viene fatto dei dati raccolti, questa sezione coincide quasi sempre con la pagina Privacy Policy.

Tutti i modelli di contatto oppure di iscrizione ad una newsletter devono richiedere un manifesto consenso da parte dell’utente.

Di conseguenza l’utente non deve essere iscritto a sua insaputa e deve avere la possibilità, in qualsiasi momento, di poter revocare l’iscrizione attraverso brevi ed agevoli passaggi.

I rischi per l’inadempienza agli obblighi in un sito web

Occorre fare molta attenzione ad avere un sito web a norma, nel rispetto degli obblighi stabiliti, che sono stati esposti in precedenza.

Nell’ipotesi di inosservanza, esiste il rischio concreto di sanzioni pecuniarie che possono variare da poche centinaia di euro fino a molte migliaia di euro. Inoltre, nel caso in cui non venga rispettato il GDPR, oltre ad incorrere in sanzioni pecuniarie di elevata entità, esiste anche il rischio di procedimenti penali.

Paolo Chiari
Commercialista – Revisore Contabile
paolo.chiari@studiochiari.com

You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Lascia un Commento