La Certificazione Unica 2021

La Certificazione Unica 2021 relativa ai redditi percepiti nel corso dell’anno 2020 è praticamente ormai disponibile per tutti i contribuenti.

La stessa viene rilasciata:

  • dal datore di lavoro, per quanto riguarda la corresponsione di redditi di lavoro dipendente e assimilati, anche per i rapporti di lavoro eventualmente cessati nel corso dell’anno 2020;
  • dall’Inps, per quanto riguarda le erogazioni della indennità di disoccupazione, della cassa integrazione e di altri ammortizzatori sociali;
  • dall’Inps, per quanto riguarda l’erogazione delle pensioni;
  • dal sostituto d’imposta, per quanto riguarda la corresponsione di compensi professionali e di compensi provvigionali soggetti a ritenuta fiscale.

Come ottenere la Certificazione Unica 2021 dal datore di lavoro

Il datore di lavoro provvede alla consegna della certificazione direttamente al dipendente, nel caso in cui il rapporto di lavoro sia cessato nel corso dell’anno 2020 il datore di lavoro è tenuto ugualmente alla consegna o all’invio della stessa e nell’ipotesi in cui ciò non avvenga il dipendente dovrà richiederne la consegna o l’invio.

Come ottenere la Certificazione Unica 2021 dall’Inps

La certificazione è disponibile per tutti i contribuenti che hanno Inps come sostituto di imposta.

L’Inps ha pensato a nuove soluzione per richiedere la certificazione, con diverse opzioni per non recarsi nelle sedi dell’Istituto e riceverla a casa oppure in formato digitale.

Come testualmente riportato nel proprio sito web:

l’Istituto, per agevolare il più possibile i servizi a distanza, mette a disposizione di tutti gli utenti diverse modalità alternative per acquisire la Certificazione Unica 2021 come illustrato nella Circolare Inps n. 44 del 15 marzo 2021:

  • il servizio online INPS dedicato, accedendo con le proprie credenziali (Sistema Pubblico di Identità Digitale, Carta di Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi o codice pin). Il servizio consente di visualizzare, scaricare e stampare il modello della Certificazione Unica, necessario per la presentazione della dichiarazione dei redditi. I pensionati possono utilizzare anche il servizio “Cedolino della pensione”. Le certificazioni relative agli anni precedenti possono essere consultate e scaricate, invece, tramite il servizio “Fascicolo previdenziale del cittadino;
  • l’applicazione Inps Mobile da smartphone o tablet, disponibile per dispositivi Android e Apple iOS, accedendo con le proprie credenziali;
  • il servizio di richiesta della Certificazione Unica in formato elettronico all’indirizzo: richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it  per i soggetti titolari di Posta Elettronica Certificata;
  • dal 30 marzo 2021 il servizio di richiesta di spedizione al proprio domicilio della Certificazione Unica all’indirizzo: richiestacertificazioneunica@inps.it  per i soggetti titolari di mail ordinaria;
  • il numero verde 800 434 320, sia da rete fissa che mobile, servizio con risponditore automatico, per richiedere la Certificazione Unica che sarà inviata al domicilio di residenza;
  • il Contact Center Inps al numero verde 803 164 da rete fissa, oppure 06 164164 da rete mobile, con costi varabili in base al piano tariffario applicato dal gestore telefonico del chiamante, servizio con operatore, per richiedere la Certificazione Unica che sarà inviata al domicilio di residenza;
  • per i pensionati residenti all’estero il numero (+39) 06 164164, abilitato alle chiamate anche da rete mobile, servizio con operatore attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, ora italiana, ed il sabato dalle 8 alle 14, ora italiana.
Registrazione INPS

Gli utenti già registrati per l’utilizzo dei servizi online dell’Inps potranno ricevere ai contatti associati al proprio profilo utente (email, Sms, Pec) le informazioni sulla disponibilità della Certificazione Unica.

Per i cittadini di oltre 75 anni titolari di indennità di accompagnamento, speciale o di comunicazione, è stato attivato il servizio “Sportello Mobile” che prevede l’invio di un’apposita comunicazione, con i recapiti telefonici di un operatore della sede territorialmente competente, per richiedere la spedizione della Certificazione Unica al proprio domicilio.

La Certificazione Unica può essere richiesta anche da persona delegata o dagli eredi del titolare deceduto. Nel primo caso, oltre alla delega che autorizza l’Inps al rilascio della certificazione, sono necessarie le copie dei documenti di riconoscimento dell’interessato e del delegato. L’erede deve, invece, presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e copia del proprio documento di riconoscimento.

Si ricorda che non è necessario disporre della Certificazione Unica nei seguenti casi:

  • per la presentazione del Modello 730 precompilato, in quanto i dati della Certificazione Unica Inps sono già precaricati nel sistema dell’Agenzia delle Entrate;
  • per la presentazione del Modello 730 tramite un Caf o un professionista abilitato, poiché, tramite apposita delega da parte dell’interessato, possono prelevare la Certificazione Unica direttamente dal sito dell’Inps.

Come ottenere la Certificazione Unica 2021 dal sostituto d’imposta

Il sostituto d’imposta provvede alla consegna o all’invio della certificazione direttamente al contribuente e nell’ipotesi in cui ciò non avvenga il contribuente dovrà richiederne la consegna o l’invio.

Cosa fare se il datore di lavoro o il sostituto d’imposta non consegnano la Certificazione Unica

La scadenza entro la quale il datore di lavoro o il sostituto d’imposta devono consegnare la Certificazione Unica ai dipendenti o ai professionisti è il 31 marzo scorso.

Vediamo cosa si deve fare nel caso in cui il datore di lavoro o il sostituto d’imposta non rispettano tale scadenza.

Se il rapporto di lavoro si interrompe, sia per licenziamento che per dimissioni, il lavoratore dipendente può richiedere il rilascio della Certificazione Unica in qualsiasi momento e il datore di lavoro è obbligato a consegnarla entro il termine di 12 giorni dalla richiesta.

Quando invece il rapporto lavorativo è ancora in corso e il datore di lavoro non consegna la Certificazione Unica entro la scadenza prevista, il lavoratore dipendente dovrà effettuare un sollecito, la stessa cosa dovranno fare i professionisti nei confronti del sostituto d’imposta.

Inizialmente il sollecito può essere effettuato anche verbalmente oppure tramite mail, nel caso che lo stesso venga disatteso può essere effettuato tramite Posta Elettronica Certificata oppure a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.

Nella comunicazione vanno indicati i propri dati, quelli del rapporto di lavoro o dell’incarico professionale ed una scadenza entro la quale si deve provvedere all’adempimento.

Se malgrado il sollecito l’azienda non provvede alla consegna della Certificazione Unica, il lavoratore dipendente o il professionista possono effettuare una segnalazione all’Agenzia delle Entrate oppure alla Guardia di Finanza.

Certificazione Unica

Le novità sulla Certificazione Unica di quest’anno

L’emergenza da Covid-19 riflette i suoi effetti anche sulle Certificazioni Uniche.

Infatti, coloro che nel corso dell’anno 2020 hanno percepito dall’Inps gli ammortizzatori sociali (indennità di disoccupazione, cassa integrazione, ecc.), riceveranno non una ma due certificazioni: una verrà consegnata dal datore di lavoro e l’altra dall’Istituto di previdenza.

Entrambe dovranno essere sommate nel modello della dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche) da presentare quest’anno.

La doppia Certificazione Unica rischia di creare qualche ostacolo nel meccanismo per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Occorre, infatti, sommare le due certificazioni per stabilire con precisione le detrazioni fiscali a cui il lavoratore ha diritto, i bonus lavoro ed il trattamento integrativo.

Chiaramente, ogni sostituto d’imposta indicherà sulla propria Certificazione Unica quanto di sua pertinenza per i periodi effettivamente retribuiti o indennizzati ed è proprio per questo che le certificazioni saranno due e non una sola cumulativa.

La presentazione della dichiarazione dei redditi diviene pertanto obbligatoria per tutti coloro che si trovano in questa situazione, anche se possessori solamente di questi redditi di lavoro dipendente. Si ricorda che, nel caso in questione, l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione dei redditi comporta il pagamento di sanzioni e interessi, oltre alle imposte eventualmente dovute.

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