L’aumento dell’Iva al 22% varato dal governo Letta, anche se messo in cantiere dall’esecutivo guidato da Mario Monti, se da un lato potrà portare sollievo alle casse dello Stato, dall’altro porterà effetti distorsivi nei consumi interni, già zavorrati dalla forte recessione che sta vivendo il Paese negli ultimi anni.
Per verificare le conseguenze sui consumi bisognerà attendere almeno il prossimo trimestre e nel frattempo la notizia crea sconforto e pessimismo sia ai consumatori che alle imprese.
Per rispondere con forza a questa situazione, alcune tra le grandi catene di supermercati in Italia ha deciso di non provvedere ad applicare aumenti in conseguenza della maggior tassazione ovvero subire il rincaro direttamente e non traslarlo sul cliente. L’iva infatti è un’imposta che grava sul consumatore finale e le imprese applicano sui prodotti venduti per poi rigirare direttamente allo Stato.
Tra grandi marchi che hanno pubblicamente dichiarato che non effettueranno aumenti … Leggi di più