Obbligo PEC per gli amministratori di società

Gli amministratori di società dovranno dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata

Di seguito si riportano le informazioni operative più rilevanti che ha fornito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), attraverso la Circolare del 12 marzo 2025, relativamente all’obbligo degli amministratori di società di dotarsi di una PEC (Posta Elettronica Certificata) e di comunicarla al Registro delle Imprese.

Con l’entrata in vigore della Legge n. 207 del 30 dicembre 2024 (Legge di Bilancio 2025), è stato istituito l’obbligo per gli amministratori delle imprese costituite in forma societaria di iscrivere nel Registro delle Imprese il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (domicilio digitale).

I soggetti obbligati alla PEC

Questo nuovo obbligo della PEC riguarda tutti gli amministratori delle imprese che risultano costituite in forma di:

  • società di persone (società in nome collettivo, società in accomandita semplice);
  • società di capitali (società a responsabilità limitata, società
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La polizza assicurativa per le imprese diventa obbligatoria

Polizza assicurativa per le imprese, un obbligo contro le calamità naturali

A partire dal 31 marzo 2025, tutte le imprese che risultano iscritte al Registro delle Imprese dovranno adeguarsi a questa nuova disposizione.

L’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per le imprese, studiata per garantire una maggiore certezza economica nel caso si verifichino delle calamità naturali, rappresenta una delle novità più rilevanti in ambito fiscale e normativo.

Quali sono le imprese che hanno l’obbligo di stipulare la polizza assicurativa

L’obbligo di stipulare una polizza assicurativa riguarda tutte le imprese che risultano iscritte al Registro delle Imprese, incluse le ditte individuali in regime fiscale forfettario, mentre sono escluse da questo obbligo:

  • le imprese agricole, dal momento che sono già coperte da un fondo mutualistico specifico;
  • le imprese con immobili abusivi oppure non in possesso di autorizzazioni edilizie.

Lo scopo di questa normativa è quello di … Leggi di più

Come scegliere un’agenzia di grafica

Quali sono le competenze professionali di un’agenzia di grafica

Scegliere bene l’agenzia di grafica è fondamentale per chi deve svolgere determinate attività promozionali. Allo stesso tempo non è semplice. Intuire le competenze di un’agenzia da fuori, soprattutto se non si è del mestiere, è un’attività complessa, che prevede un ampio margine di errore. Proprio per questo vale la pena fornire qualche consiglio utile a riguardo.

Il ruolo delle agenzie di grafica

Prima di tutto è bene rispondere ad una domanda: quando rivolgersi a un’agenzia di grafica, piuttosto che a un grafico libero professionista? Il quesito è più che lecito, vista la differenza in termini di costi. Eppure gli scenari in cui l’agenzia di grafica rappresenta la scelta ideale sono ben delineati.

  • Il progetto è complesso. Le agenzie di grafica possono contare su un team di professionisti specializzati in vari ambiti, come design, sviluppo web, marketing e copywriting. Questo permette loro
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Pensione complementare: cos’è e come funziona

Perché scegliere la pensione complementare?

Quando si va in pensione l’obiettivo di molti è quello di mantenere lo stesso tenore di vita che si aveva durante il periodo in cui si lavorava. Se ci si affida alla comune pensione obbligatoria ciò potrebbe non essere possibile. Per questo motivo negli ultimi anni molti hanno scelto di affidarsi a una pensione complementare, che va a integrare quella classica. Si tratta di un sistema a dir poco perfetto per programmare il proprio futuro.

Cos’è la pensione complementare

La pensione o previdenza complementare è una forma di risparmio previdenziale, che è assolutamente volontario. Questo è un punto essenziale nel differenziarla dalla semplice pensione pubblica, i cui contributi sono invece obbligatori.

Mentre si lavora si può decidere di versare periodicamente parte dei propri risparmi in un fondo pensione. Questo capitale finisce a sua volta per essere investito da coloro che gestiscono il fondo pensione, … Leggi di più

Il Codice CIN per le locazioni brevi e turistiche

Cos’è il codice CIN?

Risulta già operativo il periodo di sperimentazione per effettuare la richiesta del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le locazioni brevi e turistiche.

Tale progetto, sostenuto dal Ministero del Turismo, ha lo scopo di disciplinare il settore e di dare garanzie di trasparenza e di sicurezza sia ai fruitori che ai locatori.

La richiesta del CIN nelle regioni pilota

Dallo scorso 27 giugno 2024, il Ministero del Turismo ha attivato la possibilità di effettuare la richiesta del CIN attraverso la piattaforma BDSR (Banca Dati delle Strutture Ricettive e degli Immobili destinati a Locazione Breve) in quattro regioni pilota: Abruzzo, Calabria, Puglia e Veneto.

Il periodo di sperimentazione viene programmato per procedere allo sviluppo dello schema di operabilità intercorrente tra la banca dati nazionale e le banche dati regionali, in maniera da facilitare sia la mappatura che il monitoraggio del contesto ricettivo.

Il periodo di sperimentazione

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